De-confusionatore > Snowboard

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Prima di iniziare a leggere questo articolo è doveroso chiarire che non ci sono tutte le risposte su tutte le tavole del mondo, ma semplicemente delle spiegazioni tecniche e dei consigli provenienti sia dalla rete che dalla nostra esperienza personale raccolti per aiutare a fare un poco di chiarezza fra gli altisonanti slogan dei produttori di Snowboard! Punto fermo sulla scelta di una tavola in ogni caso è la vostra esperienza, quindi nulla di meglio di un “test drive” sulla futura tavola vi potrà dire se è la scelta giusta o meno!!!

Solette

  • Estruse: questo tipo di solette sono quelle più economiche, meno resistenti all’usura e più lente sulla neve. Di solito questo genere de base si trova su tavole economiche per principianti oppure su tavole orientate maggiormente all’utilizzo aggressivo su strutture come slide, rails o addirittura per uso urbano.
    Nonostante le scarse prestazioni del materiale, questo genere di soletta potrebbe rivelarsi una buona scelta, oltre che per un principiante, anche per il rider che passa molto tempo a saltare sui “ferri”, dove non sono necessarie performance velocistiche, distruggendo di fatto la tavola ogni stagione! Di solito le tavole espressamente pensate per un uso di questo tipo presentano comunque un estruso di buona qualità (con magari un P-Tex impregnato di fluoro) oppure più strati in maniera che danneggiato il primo la tavola possa continuare a scivolare sul secondo.
    Come per i sinterizzati  la descrizione del materiale viene spesso accompagnata da un numero tipo “EXT 900” o “Extruded 2000”, un numero più alto indica una un materiale maggiormente raffinato  quindi dalle performance migliori. Questo tipo di materiali assorbe meno sciolina dei sinterizzati richiedendo in linea di massima una maggiore manutenzione, sia per mantenere le performances che per evitare una fastidiosa usura precoce nella zona delle lamine.
  • Sinterizzate: stronger, harder, faster! Si trovano su tavole di fascia alta, sono più resistenti, veloci e costose delle estruse ma richiedono al contempo una minore manutenzione “ordinaria” poiché si impregnano meglio di sicolina rispetto alle estruse. Anche queste sono spesso accompagnate da diciture quali “Sintered 4400” che stanno come per le estruse a indicare la raffinatezza del materiale, si parte da valori di 2000 (per sinterizzati mediocri, paragonabili ad estrusi di buona qualità) fino a giungere a diciture 8000 e oltre su tavole top di gamma!

 

 

Fibre di rinforzo

Le tavole da snowboard contengono molto altro rispetto al classico legno usato agli inizi, quando molto arrivava dallo skateboard, passando dall’economica fibra di vetro fino a materiali compositi che hanno i più disparati utilizzi, dalle auto supersportive fino alle tute spaziali. A seconda della loro disposizione e quantità nel corpo della tavola variano le tutte le caratteristiche, come ad esempio peso, rigidità torsionale e il pop!

 

  • Fibra di vetro: la scelta più economica, costa poco e rende molto, facile da lavorare e abbastanza semplice da smaltire (per un materiale composito).
  • Fibra di Carbonio: grazie alle elevatissime capacità di resistenza alle sollecitazioni meccaniche rispetto alla massa (oltre che doppie in quelle dalle caratteristiche scarse fino a giungere valori cinque volte superiori nelle produzioni più pregiate) , utilizzare questo tipo di materiale comporta una diminuzione dei pesi e una rigidezza maggiore nelle parti interessate. Se utilizzate in punta e in coda potenzieranno in nostri ollie se utilizzate nella zona centrale ci daranno maggior stabilità e tenuta in pista, mettendone più strati ad angoli sfalsati si conferirà alla tavola una reattività particolarmente alta, rendendola “rabbiosa” e difficile da governare per un principiante mentre nelle mani di rider esperto permetterà performances velocistiche di assoluto rilievo. Solitamente questo tipo di materiale si trova sulle tavole High-End per via degli alti costi di produzione, in oltre smaltire o riciclare la fibra di carbonio richiede grandi energie ed il risultato (come per la carta) è di qualità inferiore ogni volta.
  • Fibre di Vectran: Il vectran è un fluido a struttura amorfa, dalle incredibili caratteristiche di meccaniche, leggerezza e resistenza all’esposizione ad agenti esterni! Utilizzato anche dalla NASA per le tute spaziali, rende le vostre tavole resistenti e durature, ovviamente i costi sono in linea con le prestazioni, quindi decisamente alti!
  • Fibre di Basalto: lavorando il basalto ad alte temperature (1400 °C circa) se ne possono ricavare delle fibre per estrusione, il risultato è il 20% circa più leggero resistente della fibra di carbonio ma è molto più ecologico da ottenere poiché non sono necessarie particolari lavorazioni se non una pulitura prima dell’estrusione! In oltre il basalto (al contrario di tutte le fibre prima scritte) si ricicla semplicemente fondendolo.

 

Tipologie di Ponte

  • Camber: forma classica delle tavole, di derivazione sciistica, appoggiandole su un piano essa rimane alzata nella parte centrale e tocca solo alle estremità. Questa solizione è la classica, consente di avere maggiore tenuta in curva e molta precisione nel riding, di solito il pop della tavola è più “esplosivo” come feeling. Rimane molto in voga sulle tavole pensate per le le alte velocità e per l’utilizzo in pipe.
  • Rocker: anche detto banana è esattamente l’opposto del precedente, ponendo la tavola punta e coda restano alzate a dondolare mentre il centro si appoggia. Le tavole così costruite sono più maneggevoli, meno faticose e tendono a perdonare gli errori durante le manovre freestyle rispetto alle tavole a camber classico ma usualmente sono meno precise e hanno meno tenuta alle alte velocità. Spesso queste tavole vengono erroneamente classificate male per via delle sensazioni distorte che danno, ad esempio il pop durante gli ollie sembra sempre “spompo” anche se in realtà la spinta verso l’alto è consistente, oppure la sensazione di stare in equilibrio “su una saponetta” comune a molti rider provenienti dal camber disorienta, facendo percepire la tavola come poco stabile durante il riding. La forma della tavola, tenendo sollevato il nose tende a farla galleggiare meglio in neve fresca, alcune ditte propongo tavole con rocker più accentuati in punta esplicitamente per il freeride.
  • Camber Zero: tavola piatta, se appoggiata su un piano una tavola di questo tipo si presenta perfettamente aderente alla superficie. Idealmente una via di mezzo fra le due soluzioni precedenti.
  • Camber Ibridi: sviluppati dai vari marche per unire il meglio dei due mondi, tenuta, sicurezza, agiltà galleggiabilità. Alcuni presentano camber al centro e rocker sotto i piedi, altri il contrario ma su questo tipo di soluzioni, più delle altre a nostro avviso è necessario provare la costruzione specifica per dare un giudizio.

 

Altre Caratteristiche

  • Punta/Coda Mozzata (blunt): questo genere di tavole presentano la punta e la coda “tagliate” o squadrate, e basse, questa forma permette risparmiare del peso e anche qualche centimetro di lunghezza, ottimo per rendere la tavola più gestibile durante i trick aerei! Di contro questo tipo di tavole galleggiano meno i neve fresca e tendono ad infossarsi, costringendo il rider a fare un maggior lavoro per tenere la punta a galla!
  • Structurn: particolare finitura che permette alla tavola di scivolare meglio sulla neve rompendo la tensione del sottilissimo strato di cristalli di neve sciolti che si forma sotto la tavola, alla vista la soletta appare piena di fossette simi ad una pallina da Golf! Ottimo con nevi lente e umide. NON eseguite mai il lavoro di “rifare l’impronta” su tavole di questo tipo o perderete questa caratteristica!
  • MagneTraction: brevetto di Mervin mfg. consente di avere una maggiore tenuta di lamine su nevi dure e ghiaccio introducendo più punti di contatto rispetto a 2 utilizzati “normalmente”, osservando una tavola dotata di questa tecnologia balzano subito agli occhi le lamine ondulate fino a formare 7 gobbe lungo la tavola! La maggiore tenuta consente di fare meno manutenzione oppure di girare con lamine “detunate” senza un eccessiva perdita di performances in pista! Altri marchi si sono cimentati nel trovare vari sistemi dal funzionamento simile, fra i più famosi ci sono l’Equalizer di Salomon e il FrostBite di burton. In questo genere di tavole la finitura delle lamine va SEMPRE affidata ad uno skiman esperto che faccia il lavoro A MANO di “tiratura” delle stesse.
  • Swallow Tail: in questo genere di tavole la coda è tronca o addirittura divisa in due parti per far fluire meglio la neve da sotto la tavola, questo tipo di shape è consigliato solo se frequentate località dove cade veramente tanta neve fresca.
  • TBT (Triple Base Technology): a casa Bataleon si sono accorti che gli snowboard vengono continuamente deformati e messi in torsione durante il riding, quindi hanno messo  messo a punto una soluzione per costruire tavole divise in tre sezioni, una per curvare a sinistra, una per andare dritti ed una per curvare a destra; le due basi laterali sono leggermente inclinate rispetto alla centrale in modo usarle solo quando necessario, questo consente di avere minore attrito quando si va dritti e di avere le nose e tail a forma di “cucchiaio” con le lamine rialzate rispetto alla neve evitando la maggior parte dei fastidiosi controlamina! Gli specialisti suggeriscono di sciolinare le parti laterali (sottoposte a maggior usura) con scioline più dure della parte centrale per avere un rendimento ed una durata migliore! Per altre informazioni vi consigliamo di visitare il sito stesso di Bataleon! Anche altri marchi hanno cercato di applicare lo stesso concetto alle loro tavole proponendo lamine leggermente rialzate per rendere le tavole  più facili sia per i principianti che per gli amanti dei “ferri”, Burton ad esempio propone il Mid-Spoon e l’EasyRider.

 

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One Response to De-confusionatore > Snowboard

  1. t.cogo says:

    Se avete altre domande sugli argomenti trattati non esitate a chiedere e verranno aggiunti!!! 😀